Storia delle cassette postali attraverso i tempi e i diversi usi
Le buche delle lettere sono, nella nostra società, degli oggetti di uso comune che possiamo vedere ad ogni angolo di strada, e a seconda della cultura di riferimento possono essere di vario tipo e assumere forme e colori tra i più svariati.
Non sempre è stato così, e in passato culture diverse hanno avuto cassette diverse, sia per lo scarso uso o meno del servizio postale, sia per standardizzazione dall’alto da parte del sistema di governo o dalla società che aveva in gestione il Servizio della corrispondenza, oppure, ancora più indietro, troviamo cassette postali che apparentemente sembrano quelle attuali, ma che hanno un uso completamente differente.
In periodi storici molto antichi non abbiamo un vero e proprio servizio postale, per via del fatto che lo stesso scambio di corrispondenza risulta essere minimo, e quindi non si può parlare di vere e proprie buche delle lettere, abbiamo però stazioni di posta, che con l’andare del tempo diventano delle specie di ostelli o alberghi con servizio ristorazione.
Con l’andare delle epoche queste stazioni di posta assumono vari aspetti e tipologie e diventano di volta in volta luoghi di rappresentanza a volte molto elevati di livello, oppure si trovano sulle linee di scambio delle comunicazioni più degradate, e assumono quindi l’aspetto degradato e malfamato dei posti di riferimento.
Sono da ricordare le cassette della corrispondenza in Francia nel periodo prima della rivoluzione francese, a servizio esclusivo del Re Sole prima e delle più eminenti personalità di corte poi, ma solo in un periodo successivo. Erano cassettoni di legno piuttosto anonimi e in realtà non si può proprio ancora parlare di servizio postale.
Un precursore curioso della buca delle lettere è stata la bocca di leone, durante il periodo della antica Repubblica di Venezia. Erano delle specie di buche ma non per le lettere, e il loro aspetto poteva essere anche esteticamente molto gradevole, con un viso con la bocca aperta, o trattandosi della Serenissima, un leone con le fauci spalancate scolpito nel marmo o nella pietra.
La loro funzione non era di corrispondenza ma delatoria, in effetti dentro le bocche di leone non venivano messe lettere ma denunce anonime per segnalare reati soprattutto contro il patrimonio, che andavano a finire direttamente al magistrato. Erano diffuse in tutta Venezia e in particolare nell’area dentro e attorno Palazzo Ducale.
Le prime vere cassette postali
Verso la metà dell’ottocento apparvero in Inghilterra i Pillar Box, cioè quelle che sono le buche delle lettere più famose del mondo. Furono create da Anthony Trollope, uno scrittore all’epoca attivo nelle Poste Reali Inglesi, tanto da divenirne poi direttore per molti anni. Il pillar box è fatto a colonnina, di solito in ghisa o comunque metallo di fonderia ed è verniciato di rosso e tutta la Gran Bretagna ne è disseminata.
La buca per la corrispondenza ha poi assunto nei giorni nostri le forme più bizzarre e svariate, soprattutto negli Stati Uniti, a partire dagli anni sessanta e settanta, mentre in Europa ha sempre avuto un aspetto molto più sobrio.