Tipologie di cassette postali da incasso
La cassetta postale da incasso è un tipo di contenitore per posta che presenta delle caratteristiche piuttosto diverse rispetto al normale casellario postale da esterno. In primo luogo può essere costruita in una quantità enorme e più svariata di materiali, ed anche in passato è stato un tipo di cassetta per la posta già piuttosto diffuso, in particolare nei ceti sociali più agiati.
Quando nei secoli scorsi il servizio postale era comunque meno diffuso capillarmente rispetto ad ora, e le persone che ne fruivano erano decisamente meno, i contenitori per le lettere erano se non una rarità, comunque quasi uno status symbol, a seconda del tipo e modello e della zona in cui si trovavano.
Fino a tutto l’ottocento la cassetta postale, anche se non diffusa e abbastanza rara era già presente nelle sue due varianti, cioè esterna, di solito lontana dalla casa oppure da incasso dentro le pareti principali portanti dell’abitazione. Questo comportava che la cassetta postale da incasso era più diffusa nei centri urbani, mentre quella esterna si trovava, quando era presente, perlopiù in campagna o nelle abitazioni singole e isolate.
Le cassette postali da esterno
Il contenitore per la posta posizionato all’esterno era ovviamente molto meno diffuso, specie nella sua fabbricazione in metallo. Dobbiamo tenere presente che le tecniche di laminazione dell’epoca erano proprio minime se non inesistenti, quindi la capacità di produrre lamiere molto sottili con cui realizzare fogli di metallo da piegare o saldare o rivettare assieme era quasi zero.
In effetti le cassette postali installate all’esterno erano solitamente costruite di legno, un materiale molto più facile da maneggiare e lavorare, mentre per contro quando erano realizzate in metallo era solitamente di ghisa, quindi molto spessa e pesante, e dunque per questo motivo veniva incassata a muro.
Il contenitore per la corrispondenza da incasso in ghisa, che troviamo ancora nelle nostre città, specialmente sulle facciate delle abitazioni signorili o antiche, ha però diversi precursori costruiti in altri materiali, sicuramente più comodi e conosciuti, soprattutto prima della rivoluzione industriale e l’avvento delle lavorazioni in serie dei metalli come l’acciaio e la ghisa già usati per prodotti simili come piastre e tombini.
La cassetta postale da incasso fu perciò per lungo tempo costruita soprattutto in pietra o in marmo, o direttamente nel calcestruzzo sfruttando un taglio in esso come feritoia per l’inserimento della corrispondenza e l’intercapedine tra le due file di mattoni o blocchi come contenitore per le lettere.
Si giunge così alle moderne cassette postali incassate, si è partiti da una nicchia in un muro poi chiusa e dotata di fessura per la posta arrivando alle piastre di ghisa sempre per coprire la nicchia stessa, per finire a contenitori più funzionali ed economici in lamierino leggero, dotati di feritoia e veletta basculante da un lato, interamente incassate nella parete, e sportello sicuro e comodo dall’altro lato per il ritiro delle missive.
Queste sono disponibili ormai in una moltitudine di forme e misure, verniciate di vari colori a seconda delle esigenze del proprietario o del condominio e diffuse capillarmente non sol in tutto il territorio nazionale ma in tutto il mondo.