La storia delle cassette postali in Italia affonda le sue radici nel periodo delle origini del Regno d’Italia. Già nel’XVII secolo però, presso lo stato Pontificio, la cosiddetta “buca delle lettere” ha cominciato a rivoluzionare il sistema di comunicazione vigente all’epoca. Alla fine del’1800 questo strumento è arrivato in tutta Italia e oggi fa definitivamente parte delle case e delle vite di tutti, insieme alla figura professionale addetta alla consegna, ovvero il postino.
Ad oggi non c’è abitazione o condominio che non esponga cassette della posta, punti di raccolta e smistamento per la corrispondenza di singoli e famiglie.

Tornando alla storia delle cassette postali in Italia, le prime a fare la loro comparsa (dopo il lungo periodo in cui i messaggi venivano consegnati a mano al destinatario) sono state le cassette in legno, poi sono arrivate quelle in ghisa. Questi contenitori appositi, sistemati dapprima nei pressi di uffici postali, farmacie e tabaccherie, poi giunti a coprire in maniera capillare il territorio nazionale, hanno subito varie trasformazioni arrivando ad avere la forma attuale: esistono cassette postali a muro classiche, oppure in versione americana con sportello e bandierina. Ne sono stati diffusi dei modelli in lamiera di ferro, alluminio, acciaio, abs e molti altri materiali: tutti i casellari però vengono accomunati dalla funzione di raccolta e dovrebbero essere abbastanza capienti e resistenti alle intemperie, oltre che facilmente raggiungibili da chi consegna la posta.