La cassetta delle lettere in versione western: l’epopea del Pony Express

Il recapito della corrispondenza è sempre stato un affare di profonda importanza in tutte le epoche storiche, specialmente per il fatto che la missiva di solito consisteva in un messaggio ufficiale, una lettera contenente documenti importanti o addirittura somme di denaro, piuttosto che una semplice comunicazione di tutti i giorni.

Non fa eccezione il periodo storico intorno a metà ottocento nel West degli Stati Uniti, e in particolare gli anni 1860 e 1861, all’inizio della guerra di secessione americana, quando al posto della cassetta delle lettere, in una particolare area, si usava una bisaccia contenente la corrispondenza, trasportata a cavallo da giovani ragazzi.

Il Pony Express era un servizio di consegna postale che utilizzava appunto borse di cuoio al posto delle cassette postali per ovvi motivi di trasporto che poteva avvenire ai tempi solo per mezzo di cavalli al galoppo. Durò in tutto solo diciotto mesi ma appena chiuso come servizio postale attivo, entrò subito nella storia come simbolo della colonizzazione del selvaggio West.

I corrieri erano giovani, non dovevano superare i 55 kg di peso e montavano cavalli piccoli e veloci, da qui il nome di Pony Express, essi percorrevano dai 120 ai 160 km al giorno e il percorso di consegna della corrispondenza si snodava per 3200 km da Saint Joseph nel Missouri a San Francisco in California.

Un servizio postale efficiente

Il servizio postale era organizzato in modo molto rapido, efficiente e veloce: ogni ragazzo si lanciava al galoppo con il primo cavallo dalla stazione di partenza fino alla prima stazione di posta, a 20 km dalla partenza, questa era la massima distanza che poteva percorrere al galoppo un cavallo prima di stancarsi.

Qui cambiava cavallo per i successivi 20 km fino alla stazione successiva, portando con se solo la sua personale cassetta delle lettere, cioè la bisaccia con la corrispondenza, le missive o quant’altro, un fucile e una pistola, acqua e una bibbia. E così via fino alla stazione finale per un totale di 180 stazioni intermedie percorse di solito in un tempo record per quei tempi di 10 o 11 giorni. Questo consentiva il più rapido collegamento possibile tra le due coste degli Stati Uniti all’epoca.

Questo originale servizio di corrispondenza basato su cassette postali su equino ad alta velocità fu interrotto dalla concorrenza che gli fece il telegrafo e le linee di carrozze per posta che cominciarono a viaggiare su una tratta più a sud, oltre che dallo scoppio della guerra di secessione, che costò caro in termini di cavalli e vite umane.

Le stazioni di posta intermedie erano facile preda di attacchi indiani, e nonostante il coraggio di famosi corrieri come per esempio Buffalo Bill da ragazzo, spesso le perdite erano notevoli: in diciotto mesi di servizio effettivo si contano 18 cavalieri uccisi e 150 cavalli morti o rubati su 450, questo era anche causa dei prezzi alti del Pony Express, perché spedire una lettera costava come uno stipendio dell’epoca.